“Ecco, tutto qui! È così che stanno le cose! È quanto basta.”

Giovedi 18/03/2021

Il viaggio. Da una seduta individuale con Volodia del 03.03.2021

Senti questo nuovo tempo, questo nuovo Presente che è anche il Dove e il Qui, ed è proprio dentro questo nuovo tempo che stai facendo le tue scoperte. E lo sai perché questo Presente naturalmente fornisce anche il sapere.

Dentro questo Presente Autentico il tuo naturale sapere sta sbocciando, però questo tempo è ancora disomogeneo, anzi, non è nemmeno solo un tempo, ma è tutto un ambiente.

In questo nuovo tempo le previsioni, i calcoli... stanno evaporando, ma allora come fare a sentire la Prospettiva se anche il futuro in qualche modo si sta dissolvendo dentro il Presente?

In quale direzione stai andando? Stai andando dove stai bene.

È un Qui dentro cui si viaggia.

Questa condizione “Vado dove sto bene” non vuol dire che adesso non stai bene, ma vuol dire che è proprio questa condizione di base – “Io sto bene!” – che ti invita a viaggiare.

Viaggiare, spostarsi come irradiare, come mettere a terra il tuo specifico star bene.

E a questo punto non è che si tratta di migliorare qualcosa, ma piuttosto di aggiornare i tuoi modi di viaggiare dentro il landscape dello star bene.

I tuoi modi sono in parte ereditati dalla realtà di prima, dalle modalità in cui non si stava affatto bene oppure si voleva uscire da una condizione non piacevole, andare verso dei miglioramenti ritenuti indispensabili, ma adesso questa motivazione non funziona più.

E nello stesso tempo il movimento c’è eccome, c’è un invito continuo a muoversi, a mettersi in viaggio, anzi c’è un invito ancora più forte di prima.

È curiosa questa cosa perché l’umanità ha sempre usato la motivazione di andare verso la salvezza, di correggere qualcosa e, guarda, questa motivazione adesso sta proprio evaporando e nello stesso tempo il bisogno di muoversi diventa ancora più forte. 

Quindi andando in prescrizione la motivazione di prima anche il tuo modo di muoverti nella vita deve cambiare.

“Adesso le aspettative vanno via!” (come ha detto il Creatore nell’ultimo incontro collettivo russo).

Ora abbiamo fatto un altro passo in avanti per portare un’ulteriore chiarezza su questo argomento.

Magari prima vi aspettavate che domani, tra un anno, in un futuro, in un altro regime, la condizione di come vi sentite migliorerà, ed era un’aspettativa che in un certo senso la logica del Presente Autentico non può più supportare.

E allora cosa mettiamo al suo posto?

La logica del movimento eterno, innanzitutto.

È vero che ora sul piano terrestre tutto dovrebbe corrispondere a questa logica dello star bene, ma solo se si viaggia anche, non è una cosa statica.

Però viaggiare non da dove si sta male verso dove si sta bene, ma semplicemente viaggiare in questo clima, in questa aura del “Io sto bene adesso” che dà una carica potentissima al viaggio.

È un alimentatore che spinge a viaggiare non perché c’è un’aspettativa di trovare qualcosa di meglio o di più interessante, perché questo lo puoi avere nel momento corrente se vuoi.

Niente aspettative, quindi si sta bene in qualsiasi momento, e nello stesso tempo si va… si viaggia.

In questo modo il tuo “Io sto bene” si arricchisce in continuazione perché questa stessa condizione non può essere statica, deve essere in crescita, in potenziamento, in arricchimento e più senti di avere questa condizione e più la diffondi/condividi con chiunque. 

Volendo, ogni tanto prendi questa condizione “Io sto bene” (non come un’affermazione meccanica da recitare, ma come una Chiave) e cerca di sentire qual è l’intreccio corrente di questo tuo stare bene, gira questa chiave per accedere al tuo quadro corrente del tuo “Io sto bene”.

Potrebbe esserci magari anche un po’ di malinconia per i momenti belli che vorresti trattenere, tenere abbracciati a te e portare con te anche più avanti, però sentirai che questa logica del viaggiare in qualche modo non lo permette.

Bisogna trovare il proprio equilibrio, magari a volte rallentando un pochino e godendosi di più il momento, per poi salutarlo ed andare avanti.

Tu sviluppi il tuo star bene, ammiri l’intreccio e la sua unicità del momento corrente, respiri la sua essenza e poi senti che è ora di lasciarlo andare, magari ringraziando, ammirando la sua perfezione, come se fosse un campo con tanti fiori, puoi godere di ogni singolo fiore e poi andare avanti e incontrarne altri perché possiedi l’intero campo.

Ed è così che scoprirai di possedere il Tuo Mondo, il tuo micromondo del tuo “Io sto bene” + “Io viaggio”: queste due cose per forza, per forza, per forza devono sempre essere interconnesse altrimenti non valgono.

Sì, è solo adesso che si è formata questa condizione perché prima magari certe persone potevano convincersi di stare bene, e anche tanto bene, ma avevano un'aspettativa di continuare a star bene così come stavano, non erano interessate ai cambiamenti e comunque non c’era ancora l’allacciamento con il riferimento del viaggiare eterno, del respiro della vita eterna. 

Oppure c’era quella condizione opposta in cui uno non era contento e aveva l'aspettativa di cercare qualcos'altro e c’era sì l’impulso di muoversi verso un cambiamento, ma la base di partenza non era pura, era avvelenata e questo in qualche modo inquinava anche il viaggiare perché il soggetto che si metteva in moto soffriva, si sentiva impotente, non era integro.

Invece adesso stiamo proprio facendo una scoperta rivoluzionaria, un cambiamento pazzesco in cui queste due cose possono e devono convivere insieme.

Da un lato sentire di stare bene nel momento corrente (e ovviamente qui ci vuole uno sforzo per creare il proprio quadro corrente di questo benessere tirando dentro frequenze, connessioni, allineamenti ecc., ma con leggerezza, con naturalezza, sentendo che il respiro del Cosmo sta fecondando questa condizione).

E nello stesso tempo non avere voglia di stare fermi lì a possedere questa cosa preziosissima con la paura di perderla, ma al contrario andare avanti, viaggiare, trovare nuovi modi di manifestare l’amore, la gioia, il benessere.

Questo è proprio un cambiamento epocale e adesso cercheremo di esprimerlo come potremo e di diffonderlo, ma come sempre la migliore diffusione è di farlo con se stessi, essere portatori viventi di questa condizione.

Adesso che abbiamo raggiunto questo livello di chiarezza possiamo vedere come le aspettative vanno via, non perché vengono cancellate, ma perché non sono più sulla traiettoria del viaggio, le potrete vedere come dei cartelli stradali sbiaditi lungo la strada e che magari indicano ancora qualcosa, ma non verranno più presi un granché in considerazione.